Ingredienti:
- 6 rinomati chefs
- Un servizio di prim’ordine assicurato da una ventina di persone, tra camerieri e sommeliers, professioniste del settore
- Una buona dose di personale OTAF (cuochi della cucina centrale e dei laboratori protetti di gastronomia, coadiuvati da alcuni collaboratori dei servizi alberghieri)
- 4 utenti dei laboratori protetti di gastronomia dell’OTAF
- Un maestro di cerimonia d’eccezione nella persona di Fabrizio Casati
- La Ninfea Blues Band, che con la sua musica coinvolgente ha accompagnato il momento dell’aperitivo
- 180 invitati entusiasti
Ecco svelata, dunque, la ricetta segreta del pranzo "Gourmet 6 stelle", un gala di beneficenza tenutosi il 26 marzo scorso e organizzato dalla Fondazione OTAF nell’ambito degli eventi concepiti per celebrare il suo centenario.
Attraverso il tema del cibo, e del buon cibo in particolare, l’OTAF ha voluto offrire a tutti i presenti un “assaggio” dei valori che guidano la sua missione: entusiasmo, competenza e passione.
In una sua celebre canzone, il compianto cantautore italiano, Giorgio Gaber, affermava: “se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione”. In occasione del pranzo non si sono mangiate idee ma piatti sapientemente preparati dai 6 chefs protagonisti della giornata, che attraverso le pietanze da loro preparate hanno voluto trasmettere, ognuno a modo suo, la loro tradizione culinaria. Si è parlato tuttavia di "rivoluzione" quando l’attuale presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS), Paolo Beltraminelli, in un suo breve ma significativo intervento, ha voluto ricordare che “quando la Rivoluzione bolscevica ebbe inizio l’OTAF esisteva già e a distanza di 100 anni continua a rendere al paese un prezioso servizio”. Se è vero dunque che l’appetito vien mangiando, per la Fondazione OTAF il pranzo si prospetta ancora molto lungo. E allora, buon appetito a tutti!
Di seguito, alcune foto scattate nel corso della giornata:
Seguiranno presto altre foto... continuate a seguirci!